Il percorso della pala e la pala teoricamente ideale | Concept2

Il percorso della pala e la pala teoricamente ideale

La definizione e lo studio di una “pala ideale” ha contribuito all’innovazione della pala nel corso degli anni e ha contribuito allo sviluppo delle nostre pale più efficaci: la Smoothie2 Vortex Edge e la Fat2.

Il percorso tipico della pala nel corso della spinta

Contrariamente a quanto può sembrare, un remo non effettua un arco continuo attraverso l’acqua, come rappresentato nella Figura 1. Ciò sarebbe vero solo se la barca fosse legata a una banchina. Quando la barca si muove subito dopo il punto d’entrata, il percorso tipico della pala è il movimento complesso mostrato nella Figura 2.

Figura 1: Il presunto percorso della pala.
Figura 2: Il tipico percorso della pala.

Sotto, il percorso della pala viene illustrato da un’immagine presa da un video dall’alto di un vero e proprio remo in acqua.

Il tipico percorso della pala può essere suddiviso in quattro fasi distinte:

  • Fase 1: movimento della pala in avanti. La pala si muove in maniera significativa in avanti, verso il traguardo.
  • Fase 2: movimento della pala verso l’esterno. La pala si muove verso l’esterno, lontano dalla barca.
  • Fase 3: movimento della pala all’indietro. La pala si muove all’indietro, verso la linea di partenza.
  • Fase 4: movimento della pala verso l’interno. La pala si muove verso l’interno, verso la barca.

Avendo identificato il percorso tipico della pala, possiamo ora esaminare come teoricamente una pala ideale si muoverebbe e quale sarebbe il messaggio da recepire su come meglio sfruttare lo sforzo di chi rema al momento della spinta.

La pala ideale

Di seguito la definizione della pala ideale:

  • Nessuno slittamento perpendicolare alla superfice della pala.
  • Nessuna resistenza al movimento in linea con l’asta; in altre parole, la pala plana.
  • La capacità di ruotare in acqua. Definiremo il punto di rotazione come il punto in cui si congiungono pala e asta.

Sviluppiamo un nuovo percorso della pala

Tenendo a mente che il movimento della barca influenza il percorso della pala e che il movimento della pala è definito dalle caratteristiche della pala ideale, abbiamo tracciato quale sarebbe il percorso della pala ideale. Abbiamo supposto che la velocità della barca sarebbe la medesima del percorso tipico, così la posizione dello scalmo è la stessa come in ogni fotogramma del diagramma del percorso tipico. Così, ogni nuova posizione del remo veniva tracciata tra lo scalmo e la nuova posizione del remo, così come definita dalla nostra pala ideale. Vedi figura 3.



Figura 3. Il percorso della pala ideale.

Nella figura 4 abbiamo sovrapposto il percorso ideale (verde) al percorso tipico (rosso) con le pale rimosse per chiarezza.

Osservazione 1: lunghezza esterna più corta

La nostra prima osservazione concerne le posizioni del manico evidenziate dal cerchio. Sembra che il remo ideale non abbia completato il colpo. Per regolare questo aspetto, abbiamo accorciato la lunghezza esterna usata con la pala ideale e l’abbiamo tracciata nuovamente come prima. Ciò viene illustrato nella Figura 5.



Figura 4


Figura 5

Osservazione 2: rotazione più lenta all’inizio della spinta

Dopo aver sovrapposto i due percorsi delle pale, abbiamo notato che all’inizio della spinta, il remo ideale ruota più lentamente del remo ordinario per poi diventare più rapido nella seconda metà della spinta.

Per chi rema significa che la pala ideale sembrerà più pesante all’inizio della spinta e più leggera una volta che il remo ha raggiunto la perpendicolare. Da un punto di vista psicologico, ha un senso rendere massima l’efficacia della pala proprio nel punto del colpo in cui chi rema sta usando i muscoli più potenti per infondere potenza alla spinta. Dalla perpendicolare al finale, sono solo il busto e le braccia a essere impegnati, quindi ha più senso che il carico si alleggerisca e che aumenti la velocità del manico in questa fase della spinta.

Osservazione 3: è necessaria uno sforzo minore per muoversi alla stessa velocità

Una volta accorciato il remo ideale, eravamo in grado di ottenere gli stessi angoli di entrata e di finale e lo stesso tempo di spinta rispetto a quello del remo nel percorso della pala ordinaria. Inoltre, la barca copriva anche la medesima distanza, indicando che si muoveva alla stessa velocità, a prescindere dal remo che veniva usato. Proprio perché la leva esterna è più corta nel percorso della pala ideale, viene applicata meno forza sul manico, quindi è necessario uno sforzo minore per muovere la barca alla stessa velocità. Ciò significa, inoltre, che se la stessa forza viene applicata al manico, la forza all’estremità del remo più corto sarà maggiore. In altre parole, pur facendo lo stesso sforzo, chi rema andrà più veloce.



Meno sforzo, più velocità



Medesimo sforzo, più velocità

Osservazione 4: minore slittamento

Osservando il movimento della pala durante la rotazione, abbiamo notato che la pala ideale slitta di meno. Osserva l’immagine sotto. Il modello di slittamento seguito dalla pala ideale è sulla destra. Naturalmente è quello che ci si aspetta per definizione dalla “pala ideale”.

Osserviamo inoltre che la pala ordinaria slitta di più durante la prima parte della spinta e non slitta abbastanza durante l’ultima parte della spinta. La zona ombreggiata in rosso indica una condizione di rallentamento in cui la parte della pala vicina all’asta produce delle spinte negative o delle resistenze. Questa situazione viene creata dalla combinazione della rotazione della pala e il movimento in avanti della barca.

Pala ordinaria

Pala ideale

Perseguimento di una pala che approccia quella teoricamente ideale

Con una maggiore comprensione di ciò che potrebbe produrre una pala efficace, ci lanciamo nella progettazione di una nuova pala, mirando a specifiche caratteristiche

  • Superficie – una maggiore superficie tende a resistere allo slittamento perpendicolare alla superfice della pala.
  • Curvatura/presa – durante la spinta, le pale più piatte generano una sensazione di maggiore pesantezza prima, consentendo una rotazione più lenta.
  • Caratteristiche della punta – le caratteristiche che generano il vortice riducono lo slittamento perpendicolare alla superficie della pala.
  • Forma della punta – estremità ristrette della pala creano una forza sul retro della pala, aumentano la portanza, riducono lo slittamento, proprio come l’effetto dell’ala a delta in aeronautica.

Abbiamo costruito tali caratteristiche nelle nostre pale Smoothie2 Vortex Edge e Fat2, rendendole le pale più efficaci che possiamo offrire. Leggi di più su come conduciamo i test in acqua..